Un nuovo virus è arrivato in Italia, una patologia che sta preoccupando gli addetti ai lavori: i sintomi e come distinguerlo dal Covid.
Nonostante la stagione fredda tardi ad arrivare, e su tutta la penisola le temperature sono miti, in alcune regioni addirittura ancora estive, i malanni del periodo invernale sono già comparsi. L’arrivo di un nuovo virus, che ha già colpito diverse persone, e sta preoccupando gli addetti ai lavori. Medici di famiglia, ma anche i responsabili dei pronti soccorso e pediatri hanno già parlato di allerta e hanno posto l’attenzione sulla nuova patologia che potrebbe avere conseguenze non indifferenti.
Il neo virus potrebbe essere confuso con il Covid, anche se è decisamente diverso. Denominato influenza australiana ha una sintomatologia simile al Coronavirus anche se il modo in cui si manifesta è decisamente più incisivo. Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva dell’Università Statale di Milano, ha cercato di fare chiarezza e ha analizzato diversi punti legati alla nuova influenza.
Al quotidiano Il Mattino ha infatti rivelato che l’australiana si presenta con febbre molto alta che supera i 38 gradi, dolori all’articolazioni e ossa, e possono comparire anche problematiche respiratorie e dura circa 8 giorni. Il virologo ha parlato di H3N2, ossia di una variante più allarmente rispetto all’influenza australiana. Lo considera un virus nuovo e questo aumenta le probabilità di ammalarsi e di avere più casi nelle prossime settimana, quando anche le temperature si abbasseranno.
Influenza australiana come distinguerla dal Covid
Pergliasco, virologo di fama internazionale che durante il periodo del lockdown si è esposto senza remore, ha anche precisato che l’influenza australiana si distingue dal Covid anche se non sempre è facile fare una differenziazione. Soprattutto perché oggi è noto che il Covid può presentarsi in diverse forme: da quella lieve a quella più aggressiva, il che rende difficile l’identificazione dell’australiana.
“Particolarmente immunoevasiva, in grado di eludere parte delle difese del sistema immunitario. Come sempre, è utile ripetere che è importanteproteggere con i vaccini gli anziani e i fragili”. Ha dichiarato Pergliasco che ha anche posto l’accento su come è stata colpita violentemente l’Australia: “In Australia abbiamo assistito alla seconda stagione influenzale più pesante degli ultimi 10 annI”
Secondo i dati attualmente a disposizione è previsto che il picco dell’influenza è previsto da fine Novembre. Il professor Andreoni si è pronunciato in merito: “…il normale picco influenzale che, come sappiamo, è previsto a fine novembre-dicembre”. Per ora i medici di famiglia e non solo si sono attivati per fare le varie vaccinazioni ad anziani e soggetti a rischio.