L’arte della pasticceria è spesso vista come un regno di dolci sfarzosi, ricchi di zucchero e calorie, che possono risultare un vero e proprio tabù per chi cerca di seguire una dieta equilibrata.
Tuttavia, la nutrizionista Candida Aiello ha deciso di ribaltare questa percezione, creando una linea di dolci deliziosi e, al contempo, sani. La sua storia è un racconto di rinascita, iniziato con un difficile capitolo della sua vita segnato dai disturbi alimentari.
Originaria di Vico Equense, una località della provincia di Napoli nota per la sua tradizione culinaria, Candida ha vissuto un’esperienza che l’ha portata a pesare ben 130 chili, un peso che superava di oltre il doppio il suo standard di forma. “Dopo un infortunio al ginocchio che mi costrinse a lasciare la pallavolo, ho iniziato a sviluppare disturbi alimentari”, racconta. Questo periodo oscuro ha segnato profondamente la sua vita, ma ha anche rappresentato il punto di partenza per un cambiamento radicale.
Un esempio di resilienza
La storia di Candida è un esempio lampante di resilienza. Dopo anni di lotta, ha deciso di dedicarsi alla nutrizione, un campo che non solo l’ha aiutata a ritrovare la salute, ma le ha anche aperto le porte per aiutare gli altri. La sua carriera da nutrizionista è caratterizzata da un approccio innovativo e dalla volontà di dimostrare che è possibile mangiare dolci senza compromettere il benessere fisico. “Ho sempre pensato che non si debba rinunciare al gusto per stare in forma. È possibile conciliare piacere e salute”, afferma con determinazione.
Nel corso della sua carriera, Candida ha iniziato a sperimentare con ingredienti alternativi, cercando di mantenere il sapore dei dolci tradizionali ma riducendo drasticamente il contenuto di zuccheri. “Una mia sfogliatella – spiega – contiene solo 4 grammi di zucchero, mentre una mela ne ha 15. Utilizzo dolcificanti naturali come l’eritritolo, che ha zero calorie e proviene dalla fermentazione di frutta e verdura”. Questa scelta rende i suoi dolci più leggeri e accessibili a chi ha particolari esigenze alimentari, come i diabetici.
Ma come ha fatto a trovare un equilibrio tra sapore e salute? La risposta sta nell’innovazione: Candida ha scoperto l’inulina, una fibra estratta dalla radice della cicoria, che aiuta a sostituire i grassi nei dolci senza comprometterne il sapore. “Perché dovrei costringere i miei pazienti a grossi sacrifici a tavola? Dico sempre che i dolci possono essere buoni e benefici per la salute”, sottolinea. La sua filosofia è chiara: il cibo non deve essere una punizione, ma un piacere.
Il progetto di Candida non si ferma alla creazione di dolci. Nel 2025, lancerà una linea di prodotti che mira a rivoluzionare la pasticceria tradizionale. “Ho deciso di mettermi in gioco e di portare i miei dolci sul mercato, per dimostrare che è possibile mangiare in modo sano senza rinunciare al gusto”, afferma con entusiasmo. La sua determinazione è alimentata anche dal supporto della sua famiglia, in particolare del padre Giovanni, un maestro pasticciere di 89 anni, che ha accettato di assaporare e valutare le sue creazioni. “Lui ha fatto la storia della pasticceria qui a Vico Equense e ora, quando assaggia le mie sfogliatelle, dice che non riconosce la differenza rispetto a quelle che faceva lui”, racconta con un sorriso.
Un approccio olistico alla nutrizione
Candida ha trovato un modo per integrare la sua passione per la cucina con la sua professione di nutrizionista, lavorando a stretto contatto con i suoi pazienti. “Nella dieta che seguono, ci sono tre pizze a settimana e due dolci al giorno. È incredibile vedere come, dopo aver mangiato, la glicemia di alcuni pazienti diabetici rimanga stabile o addirittura diminuisca. Questo è il mio più grande successo”, spiega con orgoglio. Il suo approccio olistico e personalizzato ha fatto sì che molti dei suoi pazienti non solo abbiano raggiunto i loro obiettivi di peso, ma abbiano anche imparato a godere del cibo in modo consapevole.